È
bene avvertire chi si appresta a perdere il suo prezioso tempo
leggendo codesto pezzo: si imbatterà in termini volgari. Potremmo
farne a meno e optare per qualcosa di più elegante? Certo che sì
ma purtroppo i tempi sono difficili e l’unico
modo per affrontarli è trasformarsi in giovinotti
ribelli che in segno di disprezzo a volte addirittura sputano
catarro per terra! Senza indugiare ulteriormente veniamo al nocciolo
della questione: abbiamo fondato un movimento di resistenza contro
il ripugnante mondo dei politici italici e contro le di loro panzane
che tra l’altro provocano sbadiglio e palpebra calante; magari
fosse solo questo il problema e
comunque la palpebra ci cala pure a rileggere ‘sto pezzo. Il
movimento si chiama Forza Molletta. Forza Molletta probabilmente un
giorno si presenterà alle elezioni o ancora meglio si trasformerà
in una fondazione perché pare che questo tipo di ente dia
agevolazioni dal punto di vista fiscale, (chiedetelo ai vostri
referenti politici). Ma voi probabilmente se
ci incontraste ci chiedereste quanto segue:
oh indegni tuttologi risparmiati ingiustamente dal Covid cosa
diamine c’entra la molletta con lo sbadiglio causato dalla
noiosissima offerta politica nazionale che nemmeno Giorgio Mastrota
riuscirebbe a rendere interessante durante una televendita? In
realtà, come si accennò prima, c’è un problema peggiore causato
dal blaterare dei parlamentari italici, molto peggiore della
tendenza dell’ascoltatore a sprofondare nella noia e nell’abbiocco
più profondo. Il motivo che ci ha spinto a optare per questo
oggetto comunissimo ma efficace in rappresentanza del nostro
movimento è presto detto e verrà spiegato con la seguente
premessa: di solito per indicare che una persona ha detto qualcosa
di vergognosamente, clamorosamente e inspiegabilmente errato e
illogico vengono sfruttate delle espressioni figurative che
richiamano alla sfera delle deiezioni biologiche. Per cui senza
troppi giochi di parole, la quantità di stronzate (e sarebbe questo
il linguaggio volgare?) si diceva il mucchio di cagate che dicono i
politici dell’intero arco costituzionale
nazionale-regionale-provinciale-comunale-rionale è talmente elevato
che l'ambiente è ormai saturo fino al limite della magnetosfera
terrestre e lo è da così tanto tempo che ormai siamo totalmente
assuefatti a questo odore malefico, proprio non ci facciamo più
caso e accettiamo tutto questo
sterco (questo sì che è vero linguaggio sboccato!). Ci si deve
sorbire tutta ‘sta massa puzzolente come se non bastassero le
capatine
giornaliere in bagno di parecchi miliardi di esseri umani e di tutti
gli altri esseri viventi del pianeta a riempire di cacca ‘sto
pianeta: la Terra è letteralmente e metaforicamente un posto
escrementizio. Fortunati i dinosauri che sono scomparsi prima che i
mammiferi si evolvessero in questi individui in grado di creare
tanti discorsi vuoti senza
eguali nel panorama faunistico mondiale.
Diversi dentisti da noi interpellati possono affermare sotto
giuramento che con
tutte quelle stronzate che escono dalle loro bocche (anche se
metaforiche) si sono irrimediabilmente giocati l’igiene orale: il
metaforico è così possente che si trasforma in un qualcosa di
metafisico e allo stesso tempo concreto? Non possiamo dimostrarlo
matematicamente ma possiamo affermare che non c’è collutorio che
tenga, non c’è filo interdentale che possa migliorare la
situazione o dentifricio all’acquaragia che sia in grado opporsi
con successo ammesso che esista una pasta dentifricia che abbia
l’acquaragia come principio attivo. Quindi tornando a noi, prima
di tutto tamponare il nostro problema olfattivo occorre. Per tappare
il proprio naso non c'è oggetto
comune
migliore di una molletta. In questo modo possiamo tenere liberi i
due arti superiori, liberi soprattutto di rivolgere con sdegno
gestacci all’onorevole di turno.

Commenti
Posta un commento