Quello che avrebbe dovuto insegnarci il regista Emmerich con Indipendence Day I


Tutti noi terrestri abbiamo un nemico comune, ma facciamo finta di nulla. E quale sarebbe ‘sto fantomatico nemico comune? Il troppo sale nelle pietanze e il poco sale nelle strade ghiacciate? Tapis roulant senza indicatori di direzione? Una legge elettorale che escluda dal voto tutti gli elettori visto che statisticamente mandano al potere degli approfittatori? Il grasso dell’adipe dei bagnanti nell’Adige? La stitichezza non curata con la musica dei Pop Beceri? La pressione fiscale a 8000 metri di altitudine? La mancanza di laghi di lava a portata di mano dove buttare la spazzatura o chi ci sta antipatico? Quanto testé elencato chiaramente non è di certo da sottovalutare ma il vero nemico dell’umanità è la sua ottusità, la sua stupidità e la sua ingordigia: staimo causando la lenta e inesorabile morte climatico-ambientale del pianeta e pare non ci interessi.

Provate a parlare con qualcuno del pianeta Kripton: loro hanno dovuto abbandonarlo il loro pianeta, cioè quelli che sono riusciti a scappare in tempo prima che esplodesse.

I Vulcaniani hanno dovuto affrontare un destino altrettanto infausto, cioè hanno perso anche loro il proprio pianeta. Però Vulcano non è esploso, è imploso per le scellerate azioni del Capitano Nero.

Il Romulano Nero a sua volta ha perso il suo a causa di una Stella che si è allargata troppo, letteralmente e non metaforicamente. Ne riparleremo un giorno perché le sue fortune cinematografiche sono legate a quelle del gruppo musicale dei Pop Beceri? No, per nulla.

Anche Tricia McMillan per un certo lasso di tempo si è trovata senza dimora (la Terra) per colpa della Flotta Costruzioni Vogon (a tal proposito vi si consiglia la lettura dei libri della serie: Guida Galattica per gli Autostoppisti; c’è pure un gradevole film).

Loro il pianeta natale non ce l’hanno più (o l’hanno perso temporaneamente) e non hanno reagito troppo bene.

Invece noi ce l’abbiamo ancora ma lo stiamo “sputtanando” come se non ci importasse. Voce del verbo “sputtanare”: possibile che nella lingua italiana non esista un verbo consono per esprimere lo stesso concetto? Probabilmente c’è, ma il verbo “sputtanare” dalle nostre parti richiama immediatamente alla mente un’idea specifica anche se non è molto elegante. Insomma, stiamo distruggendo in modo stupido, insensato e da perfetti immaturi l’unico posto di cui disponiamo per vivere.

Sono quasi certo che allo stato attuale non ne esista un altro a portata di mano ma voi, arditi lettori senza macchia e senza paura, potete azzardare una prova molto semplice. Vi esorto ad accedere a una delle varie piattaforme di acquisto di prodotti on-line, una di quelle (ab)usate per l’acquisto della vostra inutile chincaglieria e vi si invita a cercare “ELP” cioè “Earth Like Planet” oppure se siete dei provincialotti come il sottoscritto che praticamente mai è uscito dai confini nazionali vi chiedo di digitare “pianeti come la Terra”. Vi posso anticipare il risultato delle vostre ricerche: sapete quanti oggetti verranno selezionati ed evidenziati alla vostra attenzione per poter essere acquistati e andarci ad abitare? ZERO! Al massimo qualche sito internazionale di acquisti che ha frainteso “ELP” vi selezionerà i dischi degli Emerson Lake & Palmer, di cui vi si consiglia caldamente l’ascolto il prima possibile (produzione 1970/1977).

Conosciamo tutti le conseguenze del Consumismo ma pare non importarci, anzi siamo così minchioni (nel senso Verghiano del termine) si diceva, siamo così sprovveduti che per il repentino cambiamento del clima abbiamo il coraggio di incolpare pure le mucche quando “del cul fanno trombetta”, come scrisse Dante Alighieri del Demone Barbariccia.

Purtroppo la nostra cecità non è un avversario tangibile come i classici cattivoni che possiamo ammirare nei film di fantascienza ma intanto il pianeta muore e con esso tutti gli esseri viventi. Invece noi Terrestri dovremmo comportarci come in Indipendence Day I. In questa opera di finzione cinematografica con l'arrivo dallo spazio dei loschi alieni i Terrestri si schierano tutti insieme dalla stessa parte per combattere i viscidi, e quando scrivo “tutti insieme” intendo tutti ma proprio tutti (anche se non vengono inquadrati durante il film, fidatevi di quanto è stato scritto, l'ha confidato il regista a noi del Collettivo Gonzitudine): Iraniani e Israeliani, Americani e Russi, Pisani e Livornesi, tifosi italiani anni '80 dei Lakers e dei Celtics, seguaci italiani del bidet e seguaci stranieri del sedere imbrattato, Cartesiani e Aristotelici, amanti di “Star-Trek”, amanti di “Star-Wars” e amanti di “Star-Ei... a contemplarti tutto il giorno in bikini” (sottovalutatissima Spazio-Fiction Underground ideata dalla nostra società di produzione multimediale, la Produzioni JunkWood, in cui si dimostra che chi è attratto dalle donne solo quando indossano un costume statisticamente dispone di un unico neurone operativo): insomma, tutti contro gli extraterrestri! Così si fa! All Together!

La domandona sorge quindi spontanea tra i nostri lettori, milioni se si considera l’intera Via Lattea: quindi, cari insulsi scriventi degni di redarre solamente la lista della spesa per quelli che vivono stabilmente al cimitero, in un’urna o una bara, state asserendo che dovremmo sperare che dei minacciosi lucertoloni dallo spazio ci invadano affinché si crei un circolo vizioso che porti a schierarci tutti insieme in difesa e salvaguardia del mondo prima dal malefico invasor anfibio, poi dall'inquinamento e dal lerciume reale e metaforico che noi terrestri produciamo in grandi quantità? In realtà le tante crisi planetarie degli ultimi cinquemila anni hanno sempre dimostrato l’esatto contrario per cui mettiamoci l’anima in pace. Accettiamo l’imminente caduta finale per nostra stessa mano. Il problema semmai è che stiamo trascinando in questo baratro l’intera flora e fauna del pianeta. Inoltre credo proprio che se gli UFO arriverebbero (lo si sa chiaramente che andrebbe usato il congiuntivo ma ormai chi usa più il congiuntivo in questa nazione di ignorantoni?) si diceva, se gli extraterrestri giungessero al limite del nostro Sistema Solare anche solo per osservarci assiduamente è probabile che scapperebbero schifati a meno che non avessero estremamente bisogno.

Nota personale: per la cronaca il mio hair stylist di fiducia (che tra l’altro risulta essere il mio avvocato doppiogiochista onnivoro) mi ha fatto presente che gli alieni di Indipendence Day I non sono simili agli anfibi terrestri: presentano un testone enorme “simil calamaro da friggere in padella o seppiolina da preparare con le linguine”. Probabilmente mi ha risposto in questo modo perché temo stesse preparando quel piatto. Se in quel frangente avesse cucinato la pasta alla carbonara mi avrebbe risposto che quei cattivoni ricordano un piatto di spaghetti passati in padella con uovo sbattuto, guanciale, sale qb, pepe e pecorino grattugiato abbondanti.

Per coloro che fossero interessati a conoscere più a fondo “Star-Ei… a contemplarti tutto il giorno in bikini” vi si lascia il link di riferimento della nostra società di produzione multimediale, la Produzioni JunkWood:

[https://gonzitudine.blogspot.com/2021/03/film-spazzatura-i-nostri-ilcollettivo.html]

Vi si anticipa che prossimamente (si intende nei prossimi trent’anni) parleremo di questa fantasmagorica Spazio-Fiction Underground.


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