Il Collettivo Gonzitudine ha fondato una società paramilitare che fornisce soldatini e piccoli mezzi corazzati a tutti quei ragazzini che devono affrontare ardue battaglie post-skuola. Le nostre milizie vengono fornite a tutti i baby clienti freschi freschi di paghetta e non è semplice intercettarli prima che possano sperperare il loro gruzzoletto in libri (orrore!) o in passatempi multimediali su smartphone! È una concorrenza spietata. Essendo quest’agenzia una struttura al limite del legale, il Collettivo Gonzitudine ha creato come parafulmine una struttura di facciata per la produzione di materiale di intrattenimento mediatico, ma voi milioni di lettori non ditelo in giro. Non bastava Hollywood e Bollywood? Chiaramente no. Già Netflix, Apple TV e Amazon Prime tremano? Non potrebbe essere altrimenti. E come si chiamerebbe l’ennesima società di produzione multimediale da parte di persone che non vogliono cercarsi un lavoro normale che però è solo una facciata di copertura per un losco business legato alle armi e agli eserciti? Produzioni JunkWood. Per volare basso e non creare troppe aspettative la scelta del nome è ricaduta su questo bislacco termine. Ma perché mai? Per chi non avesse inteso il significato profond(issim)o del termine JunkWood da un lato dovrebbe ricordare foneticamente i famosi Studios Cinematografici Americani e Indiani mentre dall’altro dovrebbe ricordare foneticamente con un gioco di parole patetico (come del resto siamo noi) si diceva, dovrebbe richiamare alla mente la locuzione inglese Junk Food (che sta a indicare il cosiddetto cibo-spazzatura) per dare un’idea della qualità scadente dei nostri lavori. Si intende creare un centro di produzione cinematografica che rispecchi l’Italianità più profonda. Per “Italianità più profonda” si intende che costruiremo un centro cinematografico con giganteschi set in zone non edificabili senza le dovute autorizzazioni perché poi tanto si chiederà di sanare la situazione con l'ennesimo condono e inoltre le maestranze verranno pagate meno dello “schiavetto” Alessandro nella serie italiana Boris? Non possiamo rispondere a queste domande senza aver prima consultato i nostri legali di fiducia. Codesta struttura si occuperà di produrre dei classici Cine-Panettoni, ma non solo. La televisione generalista è esperta di ciò che i nostri esperti definiscono Tear-Entertainment, abbreviato Teartainment, e noi ci si occuperà pure di Teartainment. In pratica i programmi di intrattenimento strappa lacrime ormai dominano i Media: frignano tutti, chi vince, chi perde, chi si ritrova, chi si lascia, chi si sposa, chi divorzia, chi ricorda il proprio passato, chi ipotizza il proprio futuro, chi viene abbandonato, i presentatori, le spalle dei presentatori, gli intervistati, i parenti dei vincitori e quelli degli sconfitti forse pure i cameraman. Ecco! Qualcuno ci aggiorni sullo stato emotivo dei cameraman! Io credo che il tasso di decessi per depressione tra i cameraman sia altissimo. Ma come fanno a resistere di fronte a tutto questo frignare? Noi del Collettivo Gonzitudine non ce la si farebbe… il canale multimediale delle Produzioni Junkwood continuerà su questa strada. È patetico? Noi dobbiamo fatturare, non possiamo fare diversamente. Teniamo famiglia.
Tornando ai cine-panettoni da noi sviluppati per racimolare denaro facile da investire in futilità (per noi stessi) ci teniamo a fare presente che trattasi di produzioni di serie C a bassissimo costo. A tal proposito vi si consiglia l’ascolto di Cheapness di Frank Zappa, soprattutto la versione dal vivo che è presente in “Roxy and Elsewhere”, anzi ascoltatevi tutto il disco perché ogni tanto fa bene alla vostra salute ascoltare musica decente del secolo scorso. La società Produzioni JunkWood ha deciso di ridefinire e ampliare il concetto di cine-panettone. Una nuova era si sta aprendo grazie a noi, migliore della precedente? Per nulla. La diversificazione dei nostri prodotti ha un sostegno economico da parte di pericolosi finanziatori occulti. Stiamo parlando delle potentissime e loschissime Lobby della Vanillina e dello Zucchero a velo in rappresentanza del mondo dei dolci e della sempre più opprimente Lobby del Pancarrè e dei Dolci Locali a km zero (una lobby trasversale in rappresentanza degli interessi economico-militar-massonici di centinaia di produttori locali di dolci). Si vocifera che questi colossi occulti del colesterolo traballante (il nostro, non il loro) stiano accumulando sempre più potere a Wall-Street, nella Silicon Valley, nelle cucine del Cremlino, nella biglietteria della Torre Eiffel e forse anche nel tuo bagno caro lettore: voci di corridoio assicurano che un giorno potrai espletare le tue funzioni fisiologiche in casa tua soltanto se lo vorranno loro! Considerano l’utilizzo del termine cine-panettone una pubblicità gratuita a favore del dolce meneghino a scapito di tutte le altre eccellenze locali a base di glucosio e non, sia del nostro paese sia dei paesi stranieri che contano nel nostro latrinoso paese importanti comunità. È una concorrenza sleale a tutti gli effetti (essi dicono), una pubblicità gratuita che non si può accettare! Come mai ancora nessuno dell’Anti-Trust è intervenuto per sanare questa situazione spiacevole? Allora noi abbiamo detto no al colesterolo ma anche alla definizione indiscriminata di Cine-Panettone. Abbasso la nomenclatura egemonica meneghina imperialista usata indiscriminatamente per definire tutti i prodotti cinematografici che hanno lo scopo di sbancare il botteghino in Italia durante le feste natalizie!
A seguire alcuni esempi di film natalizi in produzione:
il Cine-Panettone in senso stretto. Questo filone si occuperà di rivitalizzare la tradizione culturale Lombarda che appare un po’ stantia, ma non preoccupatevi: parafrasando ciò che Frank Zappa asseriva del Jazz (sempre in Roxy And Elsewhere) la tradizione culturale Lombarda non è morta, ha solo un odore un po’ strano. D’altronde se Lombardia e lombalgia sono foneticamente simili qualche motivo ci sarà oppure no? E se qualche produttore cinematografico sotto il Po dovesse riappropriarsi moralmente di questa terminologia per i suoi film natalizi? Stiate sereni; verrà scovato dalle nostre milizie di soldatini, verrà imprigionato e utilizzato come ingrediente principale per produrre lesso da accompagnare alla Mostarda Piccante che prepariamo nei catering per le feste organizzate dai cannibali e dagli zombie della nostra regione.
Il Cine-Pandoro esalterà il pubblico con entusiasmanti storie dal profondo Triveneto e Istria, anche se l'Istria è ormai persa ed ora è territorio Jugoslavo così come abbiamo perso tanto tempo fa Costantinopoli e Cartagine ma prima o poi… Ecco che il Cine-Pandoro esalterà il Veneto e la sua classica insalata rossa ma stiate tranquilli oh voi popoli delle Venezie: il rosso insalata non è né rosso Ferrari, né rosso Pcus. Inoltre questa produzione multimediale avrà lo scopo di rinvigorire quel senso nazionalistico di rivalsa nei confronti dei territori persi tanto tempo fa con la caduta ufficiale dell’Impero Romano d’Accidenti a voi che vi siete fatti soffiare un impero gigantesco! Si sono poste le fondamenta per la successiva ratifica di un manifesto programmatico del Cine-Pandoro definito in quanto tale; codesto testo (che via via assumerà una sacralità pari a quella di una costituzione occidentale o di qualche testo religioso) è stato redatto su foglie di radicchio affumicato.
Il Cine-Porno-Panozzo, la nostra divisione di cinema alternativo sta studiando un nuovo filone zombico, un’evoluzione 4.0 della vecchia commedia italiana hard pecoreccia anni ‘70 del XX° secolo. Questa nuovo tipo di commedia “border-line” sarebbe utilizzata solo come scusa per trattare in realtà temi scottanti di oggi e ipotizzare l’unico futuro sostenibile per il pianeta, ovvero un futuro senza la presenza dell’Homo Sapiens. Fu durante il famoso convegno “dalla Monaca di Monza alla Manica di Manze” organizzato con le forze più intrepide dell’economia territoriale underground (cioè, pappa, scrittori di menù, camionisti e intervistatori di zombie) che si è pensato di osare qualcosa di innovativo nel cinema porno-zombie. Altro che i convegni del gruppo Bilderberg.
Il Cine-Gianduia, che esalterà mediaticamente la grande tradizione culturale Piemontese e il suo nebbioso capoluogo post-industriale sempre più proiettato verso un futuro radioso come quello della Nazione (è bene non specificare di quale Nazione si stia parlando, rimaniamo sul vago…). Se in passato ha avuto un meritato successo il filone cinematografico dello Spaghetti Western ora i tempi sono maturi per proporre al mondo intero il Bagna-Cauda Thriller? Riteniamo di sì.

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