THE BOYS - PARTE 3

 





The Boys parte 3 


Ormai è una costante: attenti agli spoiler qua e la, ma tanto probabilmente la serie l’avrete già vista, per cui rimane sempre il dubbio: che ci state a fare in questo blog? Dunque, in precedenza si stava favellando sui Sette e sul Nazismo, questa fresca novità in un’opera di finzione, fresca si fa per dire. È d’uopo qualche riflessione su qualche altro personaggio presente nella serie.

Ai Sette si contrappone una sorta di sgangherato A-Team, appunto i Boys. In combutta con l’immancabile CIA cercano di contrastare i finti paladini della Vought. Ancora la CIA? Anche in questa serie viene rispettato appieno il mito cinematografico di questa agenzia.

A capeggiare i Boys c’è un certo Billy Butcher, nome che in italiano si potrebbe tradurre come Guglielmino Macellaio; per vostra cultura personale sappiate che billy significa anche manganello, sfollagente. È interpretato da Karl Urban, brillante attore che pare “teletrasportare” il medesimo personaggio da un progetto cinematografico ad un altro. Vi potete fare un’idea di ciò che è stato appena scritto (da chi? Boh?) guardando la serie Almost Human oppure i tre film del reboot cinematografico di Star Trek (evviva il teletrasporto) e ci troveremo di fronte a personaggi con caratteristiche simili al leader dei Boys (rispettivamente John Kennex e il mitico Dottor Leonard McCoy). Peccato che abbiano tagliato la serie Almost Human dopo una stagione.

Lo stesso ragionamento può essere azzardato per Giancarlo Esposito interprete di Stan Edgar il capo della Multinazionale Vought. Se consideriamo le serie tv The Mandalorian e Revolution ci si può accorgere facilmente che ormai questo attore si è specializzato nell’interpretazione di personaggi sinistri, le cui mamme “passeggiano” per strada per arrotondare lo stipendio. Peccato che abbiano tagliato la serie Revolution dopo due stagioni.

Mi piacerebbe che Esposito interpretasse il Babau in una serie thriller trash della Produzioni Junkwood dal titolo “il Babau contro gli Arditi della Nutria”. Il Babau viene evocato da un gruppo di mamme preoccupate perché i loro figli non mangiano la nutria sin dalla colazione e allora li minacciano nel modo più classico “se non mangi la nutria-in-tecia chiamo il Babau”. Ma i bambini non ci cascano e fanno molto ma molto male perché in men che non si dica arriva il Babau impersonato dal nostro Esposito e a quel punto sono dolori per i lagnosi viziatelli fissati dallo sguardo sinistro dell’attore!

Torniamo a Guglielmino Macellaio il quale è consapevole che da solo non può affrontare quelle canaglie dopate e allora come decide di agire? chiama il Settimo Cavalleggeri? A rigor di logica non basterebbe nemmeno quello, infatti ogni volta che Patriota affronta una squadra di agenti armati fino ai denti non rimane troppo di loro, letteralmente, qualche pezzo qua e la. Invece in questa impresa perigliosa dall’esito cinematograficamente, si spera, non troppo scontato (ma è probabile che alla fine in qualche modo vinceranno i meno cattivi) si diceva, in questa iniziativa pericolosa contatta come compagni di avventura Marvin Milk e Serge che non sono propriamente degli uomini fisicamente indistruttibili.

Butcher chiede al primo di tornare a lavorare con lui: non siamo ai livelli di Jake ed Elwood Blues, I Blues Brothers, che vogliono riformare la band musicale perché sono in missione per conto di Dio (anzi qui bisogna combatterle le Divinità) ma Marvin alla fine si convince e aiuta Guglielmino. Commette subito un enorme errore di valutazione: non informa volutamente la consorte perché è consapevole che non sarebbe d’accordo e che cosa succede quando uno nasconde qualcosa alla propria dolce metà perché quel “qualcosa” puzza di disapprovazione? Che questa si incazza, ecco cosa succede, però sua moglie non canta: per i disgraziati che non hanno mai visto i Blues Brother gli si consiglia caldamente di presentarsi volontariamente in una casa circondariale e dichiararsi colpevoli o in alternativa di procedere con la visione di codesto film per assistere alla reazione di Aretha Franklin quando il marito Matt Guitar Murphy decide di tornare a suonare con Jake ed Elwood. Il francese Serge conosce da tempo Butcher ed è un esperto di chimica e di armi, due campi dove l’ingegno umano ha causato enormi danni e che quindi andrebbero sempre tenuti separati soprattutto quando c’è di mezzo Serge. C’è dell’attrito tra i tre compagni di avventura perché la fine del precedente connubio ha lasciato degli strascichi che nessun programma strappa lacrime della tv italiana potrebbe risolvere a fondo. A questi tre brutti ceffi si unisce Hughie un tranquillo ragazzo la cui esistenza cinematografica sarebbe più sensata in un film tipo Orgoglio e Pregiudizio (la versione poco interessante senza Zombie) o Piccole Donne al posto di una delle sorelle. Purtroppo gli eventi della vita hanno stravolto i suoi piani e soprattutto quelli della sua ragazza, ovvero una sfortunata attrice che praticamente vede morire il proprio personaggio nella prima parte della prima puntata della prima stagione (ma il suo agente l’aveva allertata?). Quindi cosa ci combinano gli ideatori della serie? Prendono ‘sto giovinotto e durante la prima stagione lo fanno interagire (anche sessualmente) con l’eroina Starlight...le magie della finzione cinematografica! Ma bisogna ammettere che c’è della logica in ciò.

In mezzo a spacciatori che collaborano con la Cia, agenti federali che agiscono sul filo del rasoio, psicopatici finti super eroi con abilità fuori dal comune compreso uno che per sbarcare il lunario si fa smembrare gli arti (perché tanto non sente dolore e gli ricrescono), si diceva, in mezzo a tanti personaggi sinistramente fuori dall’ordinario è giusto che le due figure più tranquille delle due squadre contrapposte si ritrovino così intimamente. Per cui Nerd di tutto il mondo non disperate! Oltrepassate la quarta dimensione, entrate in una serie tv e magari può essere che riusciate a interagire intimamente con una super pupa o un aitante giovinotto a seconda dei vostri gusti.

Qualcuno sul web mi pare si sia dispiaciuto che l’amore abbia avuto nelle prime due stagioni un ruolo troppo importante e che abbia rovinato alla lunga l’evoluzione delle vicende. L’amore ha tante sfaccettature e The Boys ha bisogno di questo argomento. Chiaramente non è una soap opera ma se si ritiene di dover cercare in The Boys qualcosa di realistico (e così è) occorre accettare che i personaggi presenti nella serie possano anche agire per amore, è nella natura degli umani: Butcher vuole vendicarsi per sua moglie, Patriota non ha mai avuto una vera famiglia, se la fa con Stormfront e cerca a suo modo di assumersi le sue responsabilità di padre, Serge è attratto da una ragazza di nome Kimiko oltre a vederla come un'occasione di riscatto, Hughie vuole vendicarsi per la sua compagna uccisa, Starlight ricambia l’interesse per Hughie stesso, Queen Maeve combatte Patriota quando questi le ha rovinato definitivamente la sua relazione con Elena. O si accetta tutta la realtà compreso l’amore, oppure no. Non si può tirarla in ballo la realtà solo quando fa comodo e quando non fa comodo ci si scaglia contro. Insomma, alla fine anche Dart Fener si intenerisce!

Ci sarebbe ancora tanto da dire ma già sento l’eco degli sbadigli dei milioni di lettori che perderanno una parte della loro esistenza dietro codesta disamina. Ricordiamo solo che alla fine della seconda stagione si capisce chi spappola letteralmente molte teste e un po’ stupisce. Come la si invidia. Chi non vorrebbe il suo superpotere? Poter spappolare la testa di un individuo che non si sopporta metterebbe chiunque di buon umore. È vero che non si deve gioire delle disgrazie altrui e quando una persona perde la testa per spappolamento è oggettivamente una sciagura difficilmente risolvibile ma ogni tanto ci si può consolare anche in questo modo. Comunque nessuno impedisce una persona dal capo spappolato di recarsi in qualche Pronto Soccorso per provare a farsi medicare.

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