Il Pozzo Maledetto
“Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio...”
Amici lettori prendete pure tutte le precauzioni del caso e incominciate a fare gli scongiuri perchè stiamo per parlare di maledizioni e più precisamente della maledizione che perseguita tutti coloro che hanno tentato di recuperare il tesoro celato in fondo al pozzo maledetto.
“Ad oggi sono morti sei uomini tentando di risolvere il mistero di Oak Island e secondo una leggenda dovrà morirne un settimo, prima che il tesoro venga ritrovato”
Così recita, all'inizio di ogni puntata di OAK ISLAND E IL TESORO MALEDETTO, la professorale voce fuori campo che racconta i pluriennali tentativi dei fratelli Lagina di venire a capo del mistero che circonda l'isola.
Si ma di che genere di maledizione stiamo parlando? Proviamo a dipanare un po' la matassa.
La maledizione che grava su Oak Island è addirittura antecedente alla scoperta del pozzo del tesoro. Gli abitanti dei dintorni infatti sostenevano che l'isola fosse maledetta. Si parla di fatti antecedenti al 1795, quando l'isola era ancora del tutto disabitata. Pare che a seguito dell'avvistamento di una nave alcuni curiosi si siano spinti fino ai suoi lidi non facendovi mai più ritorno.
Si sarebbe trattato di un semplice incidente in mare? O forse quegli uomini erano stati gli sfortunati testimoni di qualcosa che non avrebbero per nessun motivo dovuto vedere, ne tanto meno divulgare?
Sta di fatto che quando i tre amici, Smith, Vaughan e Mac Ginnis decisero di andare in esplorazione per la prima volta sull'isola, gli abitanti del luogo cercarono di dissuaderli, dopo di ché, anche in seguito alle voci sempre più insistenti che parlavano di un tesoro sepolto, non vollero aiutarli negli scavi.
A detta dei tre giovani inoltre, durante lo scavo del pozzo, appena giunti a 9 metri di profondità, una strana aura negativa e una irrazionale paura si impossessarono di loro e li fecero desistere dal proseguire. A quel punto uscirono dal pozzo e abbandonarono l'isola.
Forse i tre ragazzi erano stati suggestionati dai racconti degli abitanti del luogo? Di certo stava iniziando la cattiva stagione e le loro scarse risorse si stavano esaurendo. Sta di fatto che gli scavi vennero interrotti e ripresero solo anni e anni più tardi.
Facciamo ora un salto ai primi dell'800. Dopo aver scoperto la fatidica pietra dei 27 metri, la stele ricoperta di strani graffiti per intenderci, il dottor Lynds era praticamente certo di essere ormai vicino al tesoro. L'oscurità imminente costrinse però la sua squadra ad interrompere temporaneamente i lavori. Il giorno dopo i cercatori si ritrovarono davanti ad un pozzo ormai completamente allagato. I tentativi fatti per drenare l'acqua e di proseguire le ricerche fallirono tutti miseramente.
Nel 1861 si cimentò nell'impresa la Oak Island Association, che tentò un approccio di scavo differente. Si pensò infatti di costruire un pozzo parallelo a quello originario per poi intersecarlo giunti ad una determinata profondità e raggiungere così il tesoro. A pochi metri dall'obbiettivo però anche questo tunnel si allagò. In seguito si udì un tremendo boato e da allora in poi si ipotizzò che l'intero pozzo originario fosse collassato per qualche motivo su se stesso portando tutto il suo eventuale contenuto molto più in profondità. Nel proseguo delle attività purtroppo ci fu anche il primo incidente che costò la vita ad un uomo. Una caldaia esplose ustionando a morte uno degli operai.
Nel 1897, sempre in seguito ad operazioni di scavo morì Maynard Kaiser. La seconda vittima.
Ma la disgrazia maggiore si verificò nel 1965 quando persero la vita ben quattro persone. Durante alcuni lavori all'interno di un pozzo Robert Restall cadde privo di sensi, vinto, si scoprì in seguito, dalle esalazioni tossiche probabilmente prodotte da un macchinario difettoso. Suo figlio Robert, Karl Graeser e Ciril Hiltz nel tentativo di salvarlo svennero anch'essi, uno dopo l'altro, a causa dei gas e morirono. Non ci fu modo di trarli in salvo in tempo.
Questo evento portò a sei le vittime certificate, e secondo la leggenda dovrà morirne un settimo prima che il tesoro venga ritrovato.
Un dato pare certo. L'isola di Oak Island è riuscita fino ad oggi a difendere i propri segreti con le unghie e con i denti. Tutti i cercatori di tesori che si sono succeduti in questi secoli hanno visto fallire i loro tentativi uno dopo l'altro. L'isola sembra avere la macabra caratteristica di illudere gli uomini, di farli avvicinare a pochi passi dalla soluzione dell'enigma, per poi farli sprofondare di nuovo nell'abisso. Se non è una maledizione questa!

Commenti
Posta un commento